Perchè il gatto scappa di casa
Il gatto è un animale stanziale, un po’ pigro, che ama sonnecchiare comodamente al riparo delle quattro mura. Oppure, se libero di girovagare in giardino, tendenzialmente limita il suo raggio d’azione per poi cercare un luogo riparato dove appisolarsi. Esistono le eccezioni, dettate dalla voglia di scoprire posti nuovi e incontrare i propri simili. Tendenza molto sviluppata negli esemplari dall’indole selvaggia, con un passato di vita randagia che ha lasciato in loro un segno indelebile. Ma anche per assecondare l’istinto predatorio che vive in ogni gatto.
A volte il nostro gatto si allontana volontariamente da casa, in particolare se è un maschio alla ricerca di qualche compagna durante il periodo del calore. In questi casi l’assenza potrà prolungarsi anche per più di una settimana e vedrà il ritorno a casa di un animale dimagrito, innamorato e pieno di graffi frutto delle lotte con i propri simili di sesso maschile. Al contempo una variazione nella routine quotidiana potrebbe spingere Fufi ad abbandonare temporaneamente il tetto domestico.
La decisione di convivere con un gatto, ma anche con un animale in generale, comporta qualche rinuncia e sacrificio. È importante concedere all’animale il tempo di ambientarsi e adeguarsi al nuovo cambiamento, introducendo gradualmente la novità e senza modificare troppo velocemente le sue abitudini. L’ideale potrebbe rivelarsi quello di donagli completamente lo spazio di una stanza, dove lui possa rifugiarsi quando si sente spodestato dal suo ruolo di padrone di casa. Consentendogli così la possibilità di avere tutto sotto controllo, per replicare i suoi rituali quotidiani.
Ma se il terrore legato all’eventuale fuga persiste, è bene prevenire rendendo più stimolante lo spazio domestico. Introducendo nuovi giochi e attrattive, contenitori dove possa nascondersi e molti cuscini morbidi dove sonnecchiare. Oltre a prendere in considerazione l’idea di sterilizzarlo, diminuendo automaticamente l’interesse per la fuga alla ricerca delle femmine.